e ha bisogno di un cristiano per completare la serie
delle rappresentanze sul proscenio della cultura,
non mi cerchi. Io non sono che un uomo”
la speranza… ragione di vita
che ci faccia vivere sempre
in attesa, con il cuore
un po’ più in là
dei nostri passi"
ha visitato ogni angolo del mondo
senza mai incontrarvi che se stesso"
la verità che ci attende, che ci interpella
nell'uomo che incontriamo, nel disgraziato
che è ai margini della nostra strada“
ERNESTO BALDUCCI
“Io non sono che un uomo”. Così Ernesto Balducci si definiva: un Uomo. Come uomo, come intellettuale, come sacerdote, ha lasciato un’eredità di parole, scritti, pubblicazioni che letta oggi, dà il senso di un’attualità senza tempo.
Fin dal 1992, anno della sua scomparsa, un Comitato si è adoperato per la nascita di una Fondazione a lui intitolata, con l’intento di valorizzare e gestire l’archivio e la biblioteca, di creare un collegamento organico con le tante realtà, gruppi e persone che a lui si riferiscono, di continuare e sviluppare la riflessione su quei temi cruciali per la società, la Chiesa, la vita culturale e civile del nostro paese, che in lui trovano ancora motivo di orientamento.
La Fondazione Ernesto Balducci ha così portato avanti in questi anni la sua eredità spirituale, intellettuale, letteraria detenendo tutti i diritti sui suoi scritti e divulgandoli e promuovendoli nel rispetto della ricchezza, pluralità e laicità del suo pensiero. Incontri, studi, libri, dibattiti organizzate periodicamente dalla Fondazione, presieduta e diretta da Grazia Bellucci, intendono rendere omaggio e divulgare il pensiero dell’Uomo Ernesto Balducci.